Chi non vorrebbe girare per il mondo, conoscere un’infinità di posti nuovi, entrare in contatto con altre culture? No, non occorre un conto in banca milionario per realizzare il sogno di viaggiare senza limitazioni. Anzi, in certi casi, la vita on-the-road può diventare l’elemento centrale del proprio lavoro.
Viaggiare per lavorare, invece di lavorare per viaggiare: su questa scelta si basa l’attività del travel blogger, una delle tante figure che hanno visto la luce nel terzo millennio, grazie al diffondersi del web e dei social network.
Cosa tratteremo
In che modo guadagna un travel blogger?
Semplice: raccontando le sue avventure su un blog, un canale YouTube, un profilo Instagram. O, come accade molto spesso, utilizzando tutti questi canali.
Unendo varie fonti di guadagno, come gli annunci pubblicitari, la sponsorizzazione di prodotti a tema travel, la promozione di servizi turistici o, ancora, la scrittura di contenuti per altri siti specializzati, il travel blogger può mettere insieme il necessario per vivere, di volta in volta, in luoghi diversi.
Come si diventa travel blogger?
Purtroppo non esiste una scuola o un corso per aspiranti travel blogger.
Dunque, se veramente vuoi intraprendere questa via, sta a te acquisire i mezzi e le competenze che occorrono. Quali sono? Innanzitutto, delle buone doti comunicative: poco importa se prediligi la penna (o, per meglio dire, la tastiera del computer) o la macchina fotografica, perché ciò che conta davvero è la capacità di coinvolgere il pubblico con uno stile fresco, divertente e originale.
Flessibilità e spirito di adattamento, poi, sono essenziali per chiunque voglia spostarsi di luogo in luogo, portando con sé solo lo stretto necessario.
Del resto, per raccontare in maniera schietta e coinvolgente l’atmosfera di un posto, bisogna essere pronti a “scontrarsi” anche con qualche difficoltà.
Come impostare il proprio business?
Come abbiamo anticipato, non esiste un solo modo per “monetizzare” le proprie avventure. Anzi, nella maggioranza dei casi, il travel blogger ottiene i suoi guadagni combinando metodi diversi. Dunque, come organizzarsi?
Al giorno d’oggi, fortunatamente, bastano un computer ed una connessione ad Internet per gestire tutti – o quasi tutti – gli aspetti di un’attività lavorativa.
Ad esempio, grazie all’home banking, è possibile effettuare e ricevere pagamenti online in sicurezza. Esistono, poi, appositi programmi, alcuni dei quali totalmente free, che permettono di mantenere i contatti con clienti e collaboratori, pianificare obiettivi ed attività, inviare foto e documenti.
Per attivare la Partita IVA da travel blogger e, in seguito, gestire tutti gli adempimenti da remoto, vi sono piattaforme digitali come Fiscozen. Oggi servizi del genere sono sempre più diffusi, in quanto rappresentano la soluzione migliore per le nuove attività, per chi non ha una sede fissa e, soprattutto, per chi non ha voglia di spendere grosse cifre per l’assistenza fiscale.