Per gli amanti delle escursioni in montagna non può assolutamente mancare la salita al Rifugio Pradidali.
Ci troviamo nel meraviglioso territorio delle Dolomiti, nel gruppo montuoso delle Pale di San Martino, il rifugio si trova proprio ai piedi di questi colossi rocciosi e gode di un panorama che vale assolutamente la pena di essere visto.
Cosa tratteremo
Informazioni preliminari ed equipaggiamento
È necessario recarsi in montagna con abbigliamento adeguato alla stagione e ai possibili cambiamenti climatici, repentini e imprevedibili. In questa zona delle Dolomiti piove quasi tutti i pomeriggi, quindi bisogna prepararsi a tutto! Giacca a vento, abbigliamento tecnico, pantaloni lunghi sono indispensabili.
Lungo i sentieri potrebbero essere presenti nevai, probabilmente già tracciati da altri escursionisti prima di voi, però consiglierei di portare nello zaino ramponcini da usare all’occorrenza.
Pensate ad una riserva di acqua e a qualche alimento leggero per calmare i plausibili morsi della fame.
Rifugio Pradidali: itinerario di viaggio
Partenza dal Cant del Gal, 1160 m, percorrendo il sentiero 709 per Val Pradidali fino a Pedemonte, 1640 m, dopodiché in ripida ascesa sino al rifugio, 2278 m.
Lasciate l’automobile nei parcheggi della zona del Cant del Gal e partite a piedi sulla forestale che costeggia il torrente Pradidali. Un tratto di salita su strada abbastanza tranquillo vi permetterà di iniziare a scaldare i muscoli.A un certo punto, la strada finisce e incrocerete facilmente il sentiero 709, che vi porterà fino al traguardo.
Si tratta di un sentiero di montagna, per il primo tratto immerso in un fitto bosco tipico di questa parte delle Alpi, poi, improvvisamente lo scenario cambia e diventa più lunare, rocce bianche e nessuna macchia verde all’orizzonte.
Il sentiero è da subito piuttosto ripido, a tratti impervio, in quanto si affrontano alcuni passaggi esposti su costoni di roccia. Non abbiate timore, tali punti sono attrezzati di catene a cui aggrapparsi, per cui in caso di necessità potranno agevolare l’ascesa in tutta sicurezza.
Il dislivello complessivo (1.100 d+) e le parti leggermente esposte potrebbero non essere adeguati a tutti, serve un buon allenamento e dimestichezza con la montagna, sarebbe utile sapere in anticipo se si soffre di vertigini per non trovarsi in difficoltà.
A un certo punto del percorso, ritroverete davanti a voi il Rifugio circondato da questi picchi a strapiombo (trattasi di Cima Canali) che incombono su di esso.
Rifugio Pradidali: altre info utili
Il Rifugio Pradidali è stato costruito nel 1896 e poi ristrutturato di recente, è un accogliente struttura che ospita fino a 62 ospiti, oltre ad alcuni posti di emergenza.
Ovviamente, come un buon rifugio che si rispetti, si può consumare un pasto caldo, coi piatti tipici di montagna (polenta, spezzatino, salumi). È possibile mangiare anche ad orari non consueti, ciò al fine di accogliere al meglio gli escursionisti che sopraggiungono.
Il punto forte di questo rifugio è però la sua vista su Cima Canali, che vi lascerà senza fiato. Il Rifugio è un importante snodo strategico per raggiungere altri Rifugi (Rifugio del Velo, 2358 m, Rifugio Rosetta, 2581 m).
Se volete gironzolare nei pressi del rifugio, c’è il Lago Pradidali a pochi passi, qui potrete scattare qualche foto ricordo proprio sotto alle cime riflesse nell’acqua di questo piccolo lago.
Potete procedere verso il Bivacco Minazio, 2250 m, sempre sul sentiero 709 e poi ancora sul sentiero 711 a tratti rocciosi al Passo delle Lede, 2695 m, poi in discesa per ghiaie al bivacco e ritorno.
Ci sono diverse opzioni plausibili, considerate con anticipo il tempo che avete a disposizione, perché potrebbe essere utile fermarsi per la notte al Rifugio e poi proseguire il giorno successivo.