Pennabilli è un borgo romagnolo della Valmarecchia caratterizzato da una natura strepitosa, arte e storia. La località di quasi tremila abitanti si trova in provincia di Rimini, a circa 600 metri di altitudine.
Ancora oggi la vecchia cinta muraria abbraccia il centro storico del paese, conferendo al luogo un’immagine medievale. Le ridotte dimensioni del borgo non devono affatto ingannare perché questa cittadina presenta tanti punti di interesse.
Visitare Pennabilli, le sue chiese e i suoi musei sarà una vera e propria sorpresa.
Cosa tratteremo
Le chiese e la Processione dei Giudei
Nel centro cittadino di Pennabilli spicca la Cattedrale di San Leone, una sontuosa struttura a croce latina e in stile neoclassico. Edificata tra il XVI e il XVII secolo, la cattedrale nel corso degli anni è stata oggetto di un grande restauro. Sono stati restaurati soprattutto l’accesso all’altare, il coro, alcune cappelle, la sacrestia, il pavimento, la porta d’ingresso e la facciata del campanile.
Gli interni della cattedrale sono un intreccio di interessanti colonnati e soffitti decorati in oro. Fin dal Cinquecento, l’edificio religioso è sede della diocesi di Montefeltro e di San Marino. La cattedrale intitolata a San Leone è senza dubbio la chiesa più importante di Pennabilli.
Tra gli altri siti religiosi da visitare a Pennabilli rientra a pieno titolo il Monastero di Sant’Antonio da Padova. Il cinquecentesco edificio si trova vicino alla vecchia rocca di Billi, da qui lo sguardo si perde sul magnifico paesaggio della vallata circostante. Costruito nel 1517, l’edificio è stato sede di vari ordini monastici. Tuttora nel monastero risiedono le monache Agostiniane, che conservano con cura questo posto di meditazione e preghiera.
Da vedere anche il Santuario della Madonna delle Grazie, con la miracolosa immagine riprodotta della Vergine in trono con il bambino. Il santuario è stato al centro di diversi miracoli e nei secoli la devozione degli abitanti di Pennabilli è cresciuta in modo costante. Conosciuto pure come la chiesa di Sant’Agostino, il Santuario della Madonna delle Grazie è situato nell’antico nucleo della rocca dei Penna.
Tra le manifestazioni religiose più significative di Pennabilli da segnalare la Processione dei Giudei. L’evento si svolge il Venerdì Santo e vede la partecipazione di una settantina di figuranti vestiti con costumi d’epoca. La processione si svolge di notte lungo le vie del paese ed è illuminata soltanto dalla luce delle fiaccole. Una manifestazione molto sentita, con una grande partecipazione della popolazione locale e non solo.
I musei
A Pennabilli non passano inosservati neanche i musei dedicati alla storia, al paesaggio circostante e all’arte. Visitare i musei di questo borgo romagnolo è come partecipare a un viaggio tra passato e presente.
Il museo “I Luoghi dell’Anima” è frutto della mente poetica di Tonino Guerra. Le installazioni si snodano lungo il centro storico del paese e la Valmarecchia, stimolando l’interesse dei turisti con diverse invenzioni poetiche.
Il museo all’aperto, composto da sette luoghi, vuole essere una fonte di ispirazione per suscitare nel visitatore una specie di richiamo poetico.
Uno dei luoghi più conosciuti del museo è l’Orto dei Frutti Dimenticati, dove riscoprire una serie di alberi non più coltivati. Il Gelso della Pace, piantato dal Dalai Lama, è uno dei maggiori spunti di interesse dell’Orto.Sorprende pure la Strada delle Meridiane, con sette meridiane che abbelliscono le facciate degli edifici del centro storico. Il museo “I Luoghi dell’Anima” è visitabile gratis e ogni giorno.
Nel palazzo del comune si trova invece il museo Mateureka, incentrato sulla storia della matematica e del calcolo. All’interno del museo è possibile osservare tavolette sumere, grafometri, soroban giapponesi e laboratori di calcolo per giocare con la matematica.
Infine, ma non meno interessante degli altri, da vedere il Museo del Parco Regionale Sasso Simone e Simoncello. A Pennabilli, il museo dedicato al parco condiviso fra le province di Rimini e Pesaro Urbino, è un invito a scoprire la fauna e la flora del luogo.
Il museo si trova nella struttura dell’ex macello del paese, presenta una bella raccolta di minerali e riproduce, in diorami, gli animali del posto. Al suo interno, alcuni laboratori interattivi invitano i turisti a scoprire la natura locale.