NoLo, abbreviazione di North of Loreto, è uno dei quartieri più dinamici e in crescita di Milano. Situato a nord di Piazzale Loreto, si sviluppa lungo il naviglio della Martesana, il fianco orientale della Stazione Centrale e una parte di Viale Monza.

Fino ai primi anni Duemila, questa zona era spesso associata al degrado urbano e a una scarsa qualità della vita. Tuttavia, negli ultimi anni, un’intensa opera di riqualificazione ha trasformato il quartiere in un punto di riferimento per giovani creativi, artisti e professionisti alla ricerca di un ambiente stimolante e multiculturale.

Il nome NoLo nasce nel 2012 per iniziativa di tre architetti, ispirandosi alla tendenza internazionale di abbreviare i nomi di quartieri con acronimi evocativi, come accaduto con SoHo (South of Houston Street) a New York. Grazie al fermento culturale e alla sua posizione strategica, in poco tempo NoLo è diventato una delle zone più interessanti di Milano, un perfetto esempio di trasformazione urbana in chiave contemporanea.

La rinascita di NoLo: il progetto Piazze Aperte

Uno dei pilastri della riqualificazione di NoLo è il progetto Piazze Aperte, un’iniziativa comunale nata per riconvertire gli spazi urbani inutilizzati in luoghi di aggregazione. Tra gli interventi più significativi c’è Piazza Spoleto, trasformata in un’area pedonale con tavoli da ping pong, panchine e aiuole colorate, pensata per favorire la socialità e il tempo libero.

Grazie a questa iniziativa, il quartiere ha guadagnato nuovi spazi condivisi, sottraendo aree al traffico e restituendole alla comunità. Un processo simile ha interessato anche Rovereto e Parco Trotter, due zone dove sono stati avviati progetti per migliorare la vivibilità e favorire la nascita di eventi culturali e attività per i residenti.

NoLo è oggi un modello di rigenerazione urbana, capace di coniugare il recupero del passato con un forte slancio verso l’innovazione. Il suo sviluppo ha attirato nuove realtà imprenditoriali e culturali, rendendo il quartiere uno dei più vivaci di Milano.

Il Cinema Beltrade: un’icona della cultura indipendente

Uno dei simboli storici di NoLo è il Cinema Beltrade, attivo sin dagli anni ‘20 e ancora oggi punto di riferimento per gli appassionati di cinema indipendente.

Situato in via Oxilia, vicino alla fermata della metro Pasteur, il Beltrade rappresenta una delle poche sale storiche rimaste attive a Milano. Un tempo, il quartiere ospitava ben sei sale cinematografiche, testimoniando una forte tradizione legata alla settima arte.

Oggi il Cinema Beltrade mantiene vivo questo patrimonio, offrendo un’accurata selezione di film d’autore, documentari e rassegne speciali, spesso in lingua originale. La programmazione varia dai grandi classici ai film d’avanguardia, confermandosi come un punto di riferimento per la cultura cinematografica milanese.

Le chiese di NoLo: tra arte e spiritualità

NoLo non è solo arte urbana e spazi condivisi, ma conserva anche un interessante patrimonio religioso e architettonico.

Uno degli edifici più significativi è la Chiesa di Santa Maria al Beltrade, costruita negli anni ‘30 dalla scuola d’arte Beato Angelico. L’edificio, che fonde elementi art déco e neoromanici, è impreziosito da affreschi realizzati da artisti come Antonio Martinetti, Ernesto Bertagna ed Eliodoro Coccoli. Un dettaglio distintivo è l’abside, dove Cristo crocifisso non è rappresentato sulla croce, ma su un salice piangente, simbolo di dolore e rinascita.

Un’altra chiesa di grande rilevanza è la Chiesa di San Gabriele Arcangelo in Mater Dei, costruita nel 1959 dai fratelli Castiglioni su richiesta del cardinale Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI. L’edificio è parte di un più ampio piano urbanistico nato per dotare le periferie di Milano di nuovi luoghi di culto, in risposta al boom economico e demografico del dopoguerra.

Entrambe le chiese rappresentano non solo importanti luoghi di fede, ma anche testimonianze dell’evoluzione architettonica del quartiere.

NoLo e l’arte contemporanea: BienNoLo e street art

Negli ultimi anni NoLo si è affermato come un quartiere votato all’arte contemporanea e alla sperimentazione culturale.

Un evento chiave in questo processo è BienNoLo, la Biennale d’arte contemporanea che dal 2019 trasforma il quartiere in una galleria diffusa. La manifestazione nasce con l’obiettivo di portare arte e design in un contesto urbano, valorizzando gli spazi pubblici e creando occasioni di incontro tra culture diverse.

Il tema dell’edizione 2021 si ispirava a un celebre verso di Orazio: “Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus”, un inno alla celebrazione e alla rinascita. Questo spirito riflette perfettamente l’anima di NoLo, un quartiere in continua trasformazione, capace di accogliere stimoli e tendenze innovative.

Oltre alla Biennale, NoLo è un punto di riferimento per gli amanti della street art. Il luogo simbolo di questa espressione artistica è via Giovanni Pontano, dove si possono ammirare murales e graffiti realizzati da street artist locali e internazionali.

Tra le opere più iconiche c’era la Balena Bianca, un enorme murale che per qualche tempo è stato il simbolo della creatività del quartiere. Sebbene oggi non sia più visibile, il suo ricordo è rimasto nella memoria collettiva come emblema dell’energia artistica che caratterizza NoLo.

Perché visitare NoLo

NoLo è un quartiere che racchiude in sé tradizione, innovazione e multiculturalità. La sua evoluzione da ex area operaia a hub creativo è un perfetto esempio di come una città possa rigenerarsi senza perdere la propria identità.

Tra spazi di aggregazione, cinema indipendente, chiese storiche e street art, NoLo offre un’esperienza autentica e lontana dai circuiti turistici più convenzionali.

Se sei alla ricerca di un angolo di Milano alternativo e vibrante, NoLo è il posto giusto da esplorare.