Ogni civiltà ha le sue leggende fondanti. La Grecia antica ne ha moltissime, ma poche evocano immagini così potenti come quella della nascita di Afrodite. Le onde del mare, la luce che danza sull’acqua, il mistero di una figura che emerge dalla spuma marina: è un racconto che unisce cosmogonia, poesia e paesaggi reali. Ma dove nasce, davvero, questa figura mitologica? La risposta non è univoca. Due luoghi si contendono il titolo: l’isola di Citera, in Grecia, e la costa di Paphos, a Cipro. Entrambi sono intrisi di bellezza, entrambi raccontano storie diverse, ma ugualmente suggestive.

Tra Peloponneso e Creta: Citera, l’isola dimenticata dagli itinerari turistici

A largo delle coste greche, Citera resta ancora oggi un angolo poco battuto dal turismo di massa. E forse è proprio questa la sua forza. Qui, la presenza di Afrodite sembra essere rimasta intatta, come un’eco che si disperde tra villaggi sospesi nel tempo, sentieri profumati di erbe mediterranee e spiagge incontaminate.

Chi arriva a Citera viene accolto da un paesaggio essenziale ma coinvolgente. Le costruzioni in pietra bianca, i piccoli porti, le rocce che si gettano nel mare: tutto suggerisce autenticità. Chora, il nucleo principale abitato, si estende lungo una dorsale rocciosa, sormontata da un castello veneziano che domina la costa. Ai piedi del castello si trovano alcune delle chiese più antiche dell’isola, come quella dedicata a Panagia e la straordinaria Agia Triada, un raro esempio di architettura sacra risalente al periodo bizantino.

Accanto alla spiritualità, però, si scopre una vivacità quotidiana fatta di mercati, pescatori, taverne dall’aroma intenso e tramonti che tingono il cielo di rosso e porpora. La vita scorre lenta, accompagnata dal suono delle cicale e dal profumo di mirto e rosmarino.

Kapsali: il mare che racconta una leggenda

Scendendo verso la costa si arriva a Kapsali, una delle località balneari più note di Citera. Non aspettarti stabilimenti affollati o spiagge mondane. Qui, la natura regna ancora sovrana. Due piccole baie formano una cornice spettacolare: una più ampia, accogliente, facilmente accessibile; l’altra, più nascosta, fatta di ciottoli levigati, ideale per chi cerca silenzio e intimità. L’acqua è così limpida che sembra di nuotare in un cristallo liquido. All’orizzonte, si staglia la sagoma dell’isola di Avgo – che in greco significa “uovo” – simbolo di origine e mistero, forse un altro omaggio alla nascita della dea.

Nei dintorni, borghi come Milopotamos e Karvounades raccontano un’altra faccia dell’isola: quella della vita quotidiana, fatta di tradizioni antiche, forni a legna, mulini abbandonati e grotte ricche di fascino, come la spettacolare Agia Sofia, al cui ingresso si trova una cappella affrescata con motivi che sembrano usciti da un sogno bizantino.

Cipro: quando la leggenda prende forma tra le onde

Dall’altra parte del Mediterraneo, lungo la costa sud-occidentale dell’isola di Cipro, sorge un altro luogo profondamente legato alla figura di Afrodite. È qui che si trova Petra Tou Romiou, un faraglione scolpito dal vento e dal mare che si erge maestoso davanti a una baia avvolgente. Secondo il mito, fu proprio da questo scoglio che la dea emerse, portata dalle acque come una rivelazione.

La zona è oggi una delle mete più visitate dell’isola, ma conserva ancora un fascino arcaico. Le forme delle rocce, le sfumature del mare, il contrasto tra sabbia e vegetazione: tutto sembra orchestrato per evocare la scena mitologica. E se si rimane fino al tramonto, quando la luce dorata scolpisce i contorni della costa, si capisce perché per secoli si sia creduto che una figura divina potesse davvero nascere da quel luogo.

I Bagni di Afrodite: natura, silenzio e una leggenda mai spenta

Proseguendo lungo la penisola di Akamas, a nord-ovest di Paphos, si incontra un angolo nascosto di Cipro: i Bagni di Afrodite. Questa piccola piscina naturale, incastonata nella roccia e circondata da vegetazione lussureggiante, era – secondo la tradizione – il luogo prediletto della dea per ristorarsi. L’acqua, che filtra dalle rocce, è fresca e cristallina, e oggi è diventata una tappa simbolica per chi desidera immergersi (anche solo idealmente) in un’atmosfera mitologica. La leggenda vuole che chi si bagna qui ottenga longevità e fascino senza tempo. Ma anche senza credere nei poteri delle acque, l’esperienza resta unica.

Due terre, una sola suggestione: la bellezza che resiste al tempo

Che sia l’austerità di Citera, con le sue case silenziose e i porti tranquilli, o l’energia solare di Cipro, con le sue coste bruciate dal sole e la vegetazione mediterranea, entrambe le isole offrono qualcosa di più di un semplice paesaggio. Offrono una dimensione altra, dove mito e realtà si fondono, dove ogni elemento naturale sembra carico di significato.

Visitare questi luoghi non significa soltanto esplorare un territorio. Significa entrare in un racconto, farsi parte di una storia che continua a vivere nonostante i secoli. Significa riscoprire il valore della lentezza, della contemplazione, della bellezza pura. In ogni dettaglio, in ogni scorcio, si percepisce una narrazione che non ha bisogno di parole: basta guardare, respirare, lasciarsi trasportare.