La Pianura Padana è punteggiata da sorprese e scorci deliziosi, lontani dai grandi centri industriali. Zone fatte di natura antropizzata, campi, pioppeti e macchie ancora selvagge, immerse nel silenzio rotto soltanto dal suono sommesso del fiume.
5 tappe e 344 km in bicicletta costituiscono uno dei percorsi di acqua più affascinanti nel Nord Italia. Silenzio, venticello fresco in mezzo ai filari di pioppi sono un buon motivo per affrontare questo percorso, insieme al fatto che è quasi completamente in pianura e quindi poco faticoso.
Questo tragitto ciclabile percorre il tracciato degli argini che regimentano le acque padane, in molti casi circondati solo dalla pace assoluta della campagna e privi di traffico stradale e si raccorda anche a molte altre ciclabili.
Cosa tratteremo
Inizio da Piacenza
Si parte dalla deliziosa città di Piacenza, che vale la pena di visitare prima di salire in sella. Il percorso che conduce fuori dal centro è ben segnato, con una ciclabile dove i terrapieni del fiume Po conducono fino a Cremona, attraverso la solitudine della Pianura Padana.
Lungo la strada ci si può fermare nei piccoli centri di Villa Stanga e Crotta D’Adda magari per uno spuntino con i prodotti tipici della cucina del territorio. Al termine del tratto è fondamentale ritagliarsi un po’ di tempo per vedere il centro storico di Cremona con le caratteristiche botteghe dei liutai e il castello di Maccastorna.
Il parco della Golena del Po
Lasciandosi alle spalle la storia e la bellezza di Cremona, ci si avventura in uno dei punti più belli di tutta la Ciclovia del Po. Si tratta del Parco della Golena del Po, che offre un percorso quasi completamente non carrabile e che taglia attraverso terreni agricoli e argini con un percorso ben segnato.
Si costeggiano molte zone umide con aironi e la zona è punteggiata da piccoli borghi agricoli immobilizzati nel tempo. A tratti sbucano cascine e macchine agricole che spezzano un po’ la monotonia del percorso, ma in generale è il silenzio a farla da padrone.
Confluenza tra Po e Oglio
Questo tratto si trova sulla sponda sinistra del fiume ed è quasi completamente su strade in terra battuta e chiuse al traffico, nella profonda campagna della Valle Padana. Qui si incontrano i piccoli centri di Viadana, Pomponesco, Dosolo e Cizzolo dove fermarsi per uno spuntino veloce sotto una pergola.
Mancano pochi chilometri per arrivare al Parco Regionale dell’Oglio Sud. In questo tratto però conviene rifornirsi d’acqua nei centri abitati perché lungo il percorso non ci sono fontanelle.
Terre Matildiche
Si passa sull’argine destro del fiume e si incontrano le oasi naturalistiche di Isola Boscone a Carbonara di Po e della Palude di Ostiglia, dove si può avere la fortuna di vedere gli uccelli di passo e godere di una flora e la fauna rigogliose.
Si tratta di una zona che fu antropizzata durante il regno di Matilde di Canossa ed è punteggiata di fortificazioni, castelli e chiese. È anche un buon punto per passare dalla bicicletta al trekking e scoprire le meraviglie offerte dal genio strategico di Matilde e le opere architettoniche costruite sotto il suo dominio, in un paesaggio splendido e tranquillo.