Raggiungere il rifugio Bolzano non è impresa da poco, ma è un’escursione che vale la pena, perché la struttura, quasi totalmente in pietra e legno, ricorda un castello, ed offre una vista sulle Dolomiti impagabile.
Per arrivare fino all’Altopiano dello Sciliar, il consiglio è quello di essere almeno un po’ preparati dal punto di vista psicologico ed atletico: si tratta, infatti, di un percorso caratterizzato da un dislivello di circa 700 metri e che, tra andata e ritorno, racchiude un totale di ben 6 ore di strada, dato che si trova a 2457 metri sul livello del mare.
Al rifugio, però, si può mangiare e riposarsi e l’interno, nella tipica e suggestiva struttura della Stube, non potrà che conquistare.
Cosa tratteremo
Cosa vedere e fare al rifugio Bolzano
Il tragitto per raggiungere rifugio Bolzano è di difficoltà media ed è stretto tra alcune delle cime più belle delle Dolomiti, come Sassolungo, Sassopiatto, Puez e Catinaccio. Gli escursionisti lo conoscono da 120 anni, tant’è che per la sua posizione e struttura lo hanno soprannominato “il castello tra le nuvole”.
Qui, potrete provare le specialità della cucina altoatesina, come canederli, brätwurst e strudel di mele. Il prezzo, per un menù completo, è di 25 euro a testa e poi, si potrà anche dormire, perché il rifugio è dotato di 120 camere.
Siamo a Fiè allo Sciliar, dov’è possibile visitare l’omonimo laghetto, altezza 1430 m, con cornice da cartolina. Merito di barchette a remi e salici piangenti, che circondano la riva assieme alle panchine. Si può raggiungerlo in auto, poiché a 5 minuti di distanza c’è un parcheggio a pagamento che con 6 euro regala l’intera giornata, (ma si può anche arrivare qui dopo le 16:30, quando è gratuito).
La soluzione alternativa è la navetta gratuita per chi alloggia nella valle, oppure la Linea 13, il bus a pagamento (2,5€ a testa) con biglietto acquistabile a bordo.
Dal Lago di Fiè, si può andare e tornare al rifugio Bolzano anche a piedi, in circa 4 ore 30 minuti (solo andata), oppure partire per i numerosi sentieri dell’Alpe di Siusi, primi tra tutti quello per la Malga Tuff e quello per il Castel Presule/Prösels, al momento visitabile solo all’esterno.
L’aria frizzantina di montagna è l’habitat naturale della stella alpina; se ne vedono molte sul percorso verso la risalita ma attenzione, è meglio non raccoglierle: erano in via d’estinzione solo 30 anni fa.
Come raggiungere il rifugio Bolzano
Da Siusi, si prende la cabinovia fino a Compaccio/Compatsch (20 euro a testa per l’andata e ritorno, €45 il biglietto per 3 giorni), per poi proseguire a piedi, per 10 minuti, fino alla seggiovia panoramica, che si potrà prendere con un altro biglietto da 10€ a testa per l’andata e ritorno.
Il percorso inizia col segnavia n. 6., tra bellissimi paesaggi, baite in legno scuro, rifugi ed animali al pascolo. Ci si dirige verso la Malga Saltner, a 1850 metri lungo la parete dello Sciliar: questa è la parte più facile, poiché il sentiero si presenta in discesa e la cartellonistica è precisa e presente, quindi non c’è pericolo di perdersi.
Una volta giunti al ponticello in legno e superato il torrente, si lascia la carrozzabile e s’inizia a serpeggiare nel bosco, in risalita, col sentiero n°1.
S’inizia dolcemente, però, poi, il sentiero esce dal bosco e si stringe, componendosi di gradoni e rocce, salendo in maniera più decisa, con alcuni punti difficili da affrontare.
Dopo qualche tornante, si trova una scala in legno, che aiuta a superare un piccolo salto. Superato il bosco, in direzione Ovest, il sentiero, finalmente, si allarga: sono gli ultimi 100 metri del dislivello per la cima dell’altopiano dello Sciliar, dove si potrà camminare in piano fino al crocevia.
Dall’Alpe di Tires in poi: raggiungere il rifugio Bolzano
Una volta imboccato il bivio per l’Alpe di Tires, tenendo ancora il sentiero 1, si raggiunge, in 10 minuti, il rifugio Bolzano, con la sua vista spettacolare sul Latemar ed il Catinaccio, mentre a sinistra, imboccando il sentiero numero 4, si raggiunge il rifugio Denti di Terrarossa.
Proseguendo oltre, si può anche arrivare alla croce sul Monte Petz: per raggiungere i suoi 2564 metri di altitudine, ci vogliono altri 20 minuti di cammino su un sentiero in pietraia, che regala una vista incantevole su tutto l’altopiano e sulla cima, bellissima anche senza neve.
Al ritorno, è possibile seguire lo stesso percorso, evitando la seggiovia panoramica, in modo da attraversare tutto l’altipiano a piedi. Stesso discorso anche per l’andata, partendo direttamente da Compaccio, il che richiederebbe circa 3h30.
Chi alloggia nell’area, può salire all’Alpe di Siusi, gratuitamente, col bus, ed evitare, così, cabinovia e seggiovia; i sentieri da seguire sono il 10, il 5 e, infine, l’1.