Il cammino dei borghi silenti è un percorso a forma di anello della lunghezza pari a 91 km che si sviluppa in Umbria, più precisamente sulle pendici settentrionali dei Monti Amerini.
È uno dei luoghi meno conosciuti della suddetta regione e si trova ben lontano dalle tradizionali mete turistiche affollate.
È composto da cinque tappe, ha una durata di circa altrettanti giorni e attraversa borghi medievali ancora intatti e posti incontaminati.
La caratteristica più saliente del suddetto viaggio è il silenzio che regna sovrano non solo nei boschi di castagni e lecci, ma anche tra le antiche mura dei paesini.
I camminatori potranno pertanto staccare la spina dalla frenetica routine cittadina per lasciarsi cullare dal lento trascorrere del tempo.
Cosa tratteremo
Cammino dei borghi silenti: caratteristiche e tappe
Il cammino dei borghi silenti ha un dislivello è pari a 3400 mt, mentre il tempo di percorrenza può oscillare, in base al proprio livello di preparazione fisica, dai tre ai sette giorni.
Il punto di partenza e ritorno è l’antico borgo di Tenaglie.
È possibile portare con sè il proprio cane, ma bisogna tenere presente che non sono ammessi all’interno degli ostelli e nei donativi.
Questo percorso non è infine adatto ai portatori di handicap, a meno che non prenotino degli appositi tour guidati.
Itinerario del Cammino dei Borghi Silenti
Da Tenaglie al Santuario di San Fortunato di Todi
Il punto di partenza e arrivo di questo itinerario è Tenaglie, un’antica località edificata tra il XII e il XIII secolo che conta appena 93 anime.
Subito dopo il borgo di Tenaglie, è il turno di recarsi sia verso il castello del Poggio Vecchio, un edificio del VII secolo, sia verso Guardea e Santa Restituta, un borgo medievale di soli 70 abitanti ubicato sul crinale dei monti Amerini.
Qui è inoltre presente la Grotta Bella, una suggestiva cavità naturale collocata nel bosco, all’interno della quale sono stati trovati dei cimeli in ceramica risalenti al Neolitico.
Il percorso procede poi in direzione Nord per attraversare i seguenti paesini: Melezzole, Toscolano, Collelungo, Morre, Morruzze, Acqualoreto e l’eremo della Pasquarella.
Quest’ultimo non è altro che un piccolo santuario fondato probabilmente nell’anno Mille da San Romualdo, e, insieme a quello di San Fortunato di Todi, è uno dei dodici conventi camaldolesi rimasti in piedi fino ai giorni nostri.
Il suddetto luogo, oltre a essere immerso nella parte centrale del parco fluviale del Tevere, pullula sia di reperti storici, sia di una ben rigogliosa natura, basti pensare alle gole del Forello, create dall’azione erosiva delle acque del corso d’acqua.
Si tratta di un luogo tanto affascinante quanto misterioso per via della sua profondità; un antico racconto narra che abbiano addirittura rallentato e scoraggiato le truppe di Annibale nel loro arrivo a Roma.
Da Scoppieto fino al ritorno a Tenaglie
Il viaggio a piedi o in bici prosegue fino a Scoppieto e Civitella del Lago, da cui è possibile ammirare una vista mozzafiato sul bacino di Corbara.
Non sono poi da tralasciare il Monte Peglia, le colline orvietesi più i comuni di Baschi, Cerreto e Montecchio.
A Montecchio è inoltre visitabile (su prenotazione) la necropoli etrusca di San Lorenzo, la quale conta oltre cinquanta sepolcri a camera scavati nella roccia naturale.
Prima di fare ritorno a Tenaglie, si costeggerà Palazzo Ancajani, attualmente sede delle Poste Centrali di Spoleto.
Questa storica residenza, edificata nella seconda metà del XVII secolo, apparteneva all’omonima famiglia e si affaccia sul Teatro Romano e su Piazza della Libertà.