La cittadina di Trezzo sull’Adda, sita alle porte di Milano, racchiude in sè storia e natura, mantenendo un legame incredibilmente forte con il fiume di cui porta il nome.
Si tratta di un piccolo borgo lombardo costruito a misura d’uomo, particolarmente adatto se siete alla ricerca di una destinazione nuova per una gita domenicale.
Ideale sia per famiglie che per coppie o gruppi di amici, Trezzo sull’Adda si farà scoprire a poco a poco, regalandovi paesaggi rigogliosi e interessanti itinerari culturali.
Vi proponiamo qui di seguito una breve guida che racchiude i punti di maggior interesse, consigliandovi tutte le tappe da non perdere durante il percorso.
Cosa tratteremo
Cosa vedere a Trezzo sull’Adda
Trezzo sull’Adda ha origini lontane, che risalgono fino all’epoca longobarda, così come attestano i numerosi reperti archeologici ritrovati negli anni.
Nonostante ciò, la vera e propria nascita della cittadina si colloca durante il Medioevo, quando sull’ansa del fiume venne costruito un importante castello di proprietà dei Visconti che, vista la vicinanza con il capoluogo lombardo, ne fecero un avamposto difensivo.
Dal Castello Visconteo alla Centrale Taccani
Il Castello Visconteo è tutt’oggi il simbolo di Trezzo sull’Adda anche se, in parte, è diroccato e restano intatti solamente i misteriosi sotterranei e la famosa torre a pianta quadrata.
Il castello è visitabile durante il weekend a orari prestabiliti e permette di salire sulla torre panoramica per godere di una splendida vista dall’alto.
Uscendo dal parco del castello, è possibile avviarsi verso Via Barnabò Visconti e, dopo pochi minuti, vi ritroverete sul lungofiume. Qui è possibile noleggiare delle biciclette oppure concedervi una bella passeggiata a piedi.
A seconda della stagione, i colori attorno a voi cambieranno, rispecchiandosi nelle acque dell’Adda e regalando spettacoli di incredibile bellezza.
Da questo punto vi sarà possibile osservare la Centrale Taccani, costituita da un grande edificio grigio.
Tutt’ora funzionante, questa è stata una delle maggiori centrali idroelettriche del nostro Paese e rappresenta ancora oggi un elemento di grande valore dal punto di vista architettonico-industriale.
Il centro culturale di Trezzo sull’Adda
Se non volete camminare, potete optare per un tour fluviale a bordo di un traghetto che, in un percorso di circa un’ora di tempo, vi condurrà alla scoperta di scorci estremamente interessanti disseminati lungo la riva.
Sulla sponda destra del fiume sorge il Santuario della Divina Maternità di Concesa, che custodisce al suo interno il Quadro Miracoloso della Madonna di Concesa del 1600 circa.
Questo luogo emerge in modo particolare grazie ad un’architettura barocca di tradizione lombarda.
All’interno del centro storico di Trezzo sull’Adda, fate visita alla Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, luogo di culto di origine trecentesca, avente però una facciata rifatta durante il ‘900 in stile neo-medievale.
Infine, all’interno del parco comunale trezzese, potete raggiungere Villa Visconti Crivelli, oggi adibita a biblioteca. Qui è possibile ammirare opere estremamente pregiate, appartenenti alla collezione di Vitaliano Crivelli, tra cui la Madonna con il Bambino realizzata dalla scuola leonardesca.
Il genio di Leonardo da Vinci amava passeggiare tra le vie di Trezzo sull’Adda e ne subì spesso il fascino sia dal punto di vista naturale che artistico.
Per gli amanti della natura, nei pressi di Trezzo sorge L’oasi Le Foppe, un luogo gestito dal WWF dove trovano rifugio uccelli migratori e animali selvatici protetti.
Storie di leggende e di fantasmi a Trezzo sull’Adda
Trezzo sull’Adda è nota non solo per i meravigliosi luoghi che nasconde, ma anche per essere stata spesso associata a incredibili storie che narrano di oscure presenze.
In particolare, la leggenda racconta che nel parco che circonda il Castello Visconteo fu sepolto il famoso tesoro di Federico Barbarossa e, ogni notte, il suo fantasma tornerebbe dall’aldilà per difendere le sue ricchezze da ladri e curiosi.
Ma non finisce qui. La storia vuole che una castellana, triste e disperata perché non poteva sposare l’uomo che amava, si suicidò, lanciandosi dalla torre del castello. A tal proposito, ancora oggi vengono riportati molti avvistamenti notturni che raccontano di un’ombra misteriosa vista cadere proprio dalla torre.
I sotterranei dei castelli sono da sempre luoghi misteriosi e affascinanti e proprio qui pare sia stata notata una strana presenza di sesso femminile, aggirarsi tra le segrete. La leggenda vuole che questa sia una delle tante figlie di Barnabò Visconti che, dopo essersi perdutamente innamorata di uno stalliere, venne gettata dentro un pozzo dal padre, contrario all’unione tra i due.