Nel 2013 è stato definito il più bel parco d’Italia e, nel 2015, il secondo più bello in tutta Europa. Si tratta del Parco Sigurtà, un gioiello verdeggiante situato a Valeggio sul Mincio, borgo premiato da TCI con la Bandiera Arancione.
La storia di questo parco, distante solo 8 km da Peschiera del Garda, inizia all’inizio del ‘400 e da allora si è trasformato in un luogo romantico e lussureggiante, visitabile in ogni momento dell’anno, dall’autunno quando il foliage colora i suoi alberi di rosso, dorato e arancio, alla primavera, con le sue spettacolari fioriture.
Cosa tratteremo
Parco Sigurtà: cenni storici e come arrivare
La storia del Parco Sigurtà inizia nel 1407 quando Gerolamo Nicolò Contarini acquista una proprietà agricola: la cinge di mura, vi costruisce una Domus Magna e trasforma una parte del terreno in un piccolo giardino destinato al relax dei nobili.
Nel 1436 la tenuta passa nelle mani dei Guarienti, ai quali seguirono nel 1616 i Maffei, i quali lasceranno un segno indelebile nel parco. Sarà Canonico Maffei a volere la costruzione di una sontuosa villa al posto della Domus Magna, affidandone il progetto a Vincenzo Pellesina, ma soprattutto a realizzare un meraviglioso Giardino all’Inglese.
In questa scelta incise molto probabilmente l’incontro col poeta Ippolito Pindemonte che nel parco scrisse un’epigrafe incisa in una roccia custodita nel bosco.
Con la morte nel 1836 di Antonio Maffei, il Parco passò nelle mani dei Nuvoloni e vi rimase per ben 93 anni: in questo periodo sia Francesco Giuseppe I che Napoleone III di Francia furono ospitati nella villa del parco.
Il declino del parco iniziò quando la proprietà fu divisa in due e solo l’arrivo dei Sigurtà riportò all’antico splendore questo giardino e la sua vegetazione: furono anche costruiti una Meridiana Orizzontale dedicata a Galileo Galilei e uno spettacolare labirinto.
Come raggiungere il Parco Sigurtà
Il Parco Sigurtà è visitabile a piedi, a bordo di uno shuttle o di un trenino, di un golf cart oppure in bicicletta (propria o noleggiabile in loco): chi arriva sulle due ruote, attraverso la Ciclabile che collega Mantova a Peschiera del Garda, entra gratis.
Il Parco Sigurtà si raggiunge in automobile percorrendo la A4 (Milano-Venezia), uscendo a Peschiera del Garda e proseguendo per Valeggio sul Mincio seguendo le indicazioni. In alternativa c’è l’A22 (Brennero-Modena): da Modena bisogna uscire a Nogarole Rocca, mentre da Brennero l’uscita da prendere è per Affi, proseguendo poi lungo la SS450.
Parco Sigurtà: cosa vedere
Visitare il Parco Sigurtà significa immergersi in un mondo che ricorda molto i quadri di famosi impressionisti come Monet: non a caso il parco custodisce splendidi Giardini Acquatici con specchi lacustri nelle cui acque, punteggiate di fiori di loto e ninfee, si specchiano le mura del duecentesco Castello Scaligero, uno dei monumenti simbolo di Valeggio sul Mincio.
Il Parco custodisce non solo la Grande Quercia la cui età si aggira sui 4 secoli, anche se sono certamente le fioriture a incantare i visitatori: peonie, narcisi, crochi, begonie, zinnie, pruni, giacinti, girasole e dalie sono solo alcuni dei fiori che colorano, a seconda dei periodi, il parco.
Già all’entrata, lungo il Viale delle Fontanelle, si è avvolti dai profumi e dai colori delle bignonie, alle quali fanno compagnia le iris nel periodo tra aprile e maggio. È però la Tulipanomania a incantare maggiormente: il Parco Sigurtà infatti regala, tra marzo e aprile, la seconda fioritura più bella di tutta l’Europa meridionale.
Non possono mancare poi le rose, in particolare l’Hybrid Polyantha & Floribunda e la Queen Elizabeth: si concentrano soprattutto nello scenografico Viale delle Rose, in fondo al quale si scorge il Castello Scaligero. Il Viale porta al Labirinto Ippolito Pindemonte formato da 1500 tassi, al centro del quale spunta una torretta molto simile a quella del parigino giardino Bois de Boulogne.
Bellissima è la Passeggiata Panoramica tra gli aceri giapponesi e rilassante è il Cimitero dei Cani, con tanto di laghetto e ninfee candide: sorge a due passi dall’Eremo di Laura, affacciato sul Grande Tappeto Erbose, una vasta distesa di erba verdissima che muta di aspetto a seconda delle stagioni.
Non manca il profumatissimo Giardino delle Piante Officinali mentre, per le famiglie, le tappe irrinunciabili sono la Fattoria e la Valle dei Daini, dove è possibile ammirare e avvicinare splendidi esemplari di cervidi.